Alla fine del ventesimo secolo, sembra
che tutto sia in ordine, il mondo intero ha " deciso " che
gli abitanti della terra comunicheranno a partire da ora mediante una
lingua internazionale e quella lingua è naturalmente, l'anglo-statunitense.
Se è evidente, che una lingua internazionale è necessaria
per gli straordinari eventi che accadono oggi : globalizzazione e in
piccola scala ma con lo stesso spirito,la costruzione dell'Unione Europea,
non dimentichiamo le inevitabili conseguenze di quelle organizzazioni.
La globalizzazione dovrebbe essere un grande interscambio fra uomini
di tutte le culture, di tutte le religioni, di tutte le razze rispettando
ciascuno con la sua religione, il suo colore della pelle, l'origine
del suo popolo, le sue idee politiche (come recita il secondo articolo
della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani). Ebbene, che cosa
capita precisamente nell'anno 2000, a proposito dei diritti umani, dell'
uguaglianza fra uomo e donna, dell' uguaglianza delle culture e delle
lingue, dei diritti delle future generazioni perchè godano di
questo bel piccolo pianeta blu, che noi stessi abbiamo ricevuto dai
nostri precursori ? Quanto alla costruzione dell'Unione Europea, essa
affronta delle difficoltà a causa di diversi interessi di partito
ai quali oggi si aggiugono il lingue ufficiali, domani 24, dopodomani
33, per non parlare dei dialetti.
I grandi problemi che l'umanità dovrà risolvere sono :
La divisione della ricchezza tra gli uomini, tutti gli uomini ;
L'eguaglianza fra uomini e donne ;
la liberazione dalla schiavitù di 250 millioni di bambini ;
il rispetto degli importanti equilibri del pianeta (clima, lotta contro
l'inquinamento
) ;
riassumendo :
opporsi ai principi dominanti del consumismo. In sostanza, ripetiamo
le importanti parole del comandante Cousteau : " Alla Dichiarazione
dei Diritti
dell'Uomo è necessario aggiungere i Diritti delle future generazioni
".
In ambedue i casi, la lingua scelta per " unire gli uomini "
in una comunicazione efficace, che permetta anche di risolvere i gravi
problemi che affronta l'umanità, dovrà permettere loro
di parlare allo stesso modo (noi tutti siamo uomini), di far conoscere
il proprio punto di vista, grazie ad una lingua facile
per tutti che non darà privilegi a nessuno.
Questa lingua dovrà essere flessibile, ricca e facile per tutti
independentemente dal livello intelletuale, o da qualsiasi provenienza
sociale o di razza e permetterà a tutti gli uomini di partecipare
attivamente e pienamente allo svolgimento dei compiti scelti da tutti.
La lingua anglo-statunitense è forse quella che ci vuole ? Permette
una buona aguaglianza linguistica fra gli uomini ? Proprio no, perchè
questa lingua comporta valori, atteggiamenti, modi di pensare, ossia
un " modo di vedere anglo-statunitense ".
Poichè quella lingua è la lingua di un popolo non puo
nè deve diventare la lingua dei popoli.
Un francese guarda il mondo a modo suo, grazie alla sua lingua che ha
origini profonde nella sua storia.
Anche uno spagnolo o un russo vede le realtà del mondo grazie
al suo modo di pensare.
Questi diversi modi di pensare corrispondono alle lingue che attualmente
sono circa 6000 e che mettono in relievo le diversità e la richezza
dell'umanità, quindi in un certo senso, le condizioni della sua
continuità. La lingua è essenzialmente il mezzo che rivela
il modo di pensare, il modo di esprimersi, ma anche il mezzo per conoscersi
e per identificarsi in valori comuni.
Inoltre, la lingua è un grave fattore per riconoscersi nel gruppo.
Essa dunque unisce gli uomini permettendo una cultura di pace, toleranza,
rispetto.
Soltanto una lingua internazionale
nella sua struttura, ma anche nella sua idea interna, nella filosofia
che essa ha in se stessa, puo rendere possibile una cultura della
pace fra gli uomini.
Questa lingua esiste : e, infatti, l'Esperanto, parlato nei cinque
continenti dopo il 1887, cioè da cinque generazioni. |
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Se al primo sguardo essa non appare attuale, ideona è semplicemente
perchè questa lingua è ancora giovane e poichè
il mondo attuale è sempre in crisi, in continui cambiamenti,
senza sosta. Purtroppo esso troppo facilmente tollera la mancanza di
valori umani, abbandonandosi al consumismo, all'utilitarismo, alla superficialità,
all' individualismo.
Non dimentichiamo che sono stati molti gli ostacoli, soprattutto politici,
che si sono opposti all'Esperanto (ossia i regimi totalitari), ma molti
ostacoli esistono ancora, soprattutto psicologici. Purtroppo questa
strategia è suicida, perchè è contro i valori universali
; ma non disperiamoci, l'umanità fra poco si sveglierà.
L'associazione " Integrazione Sociale e Esperanto " ha per
scopo di contribuire all'informazione delle persone fin qui non informate,
circa la lingua internazionale Esperanto e i valori che essa ha in sè.
La tattica usata consiste nella creazione di un centro professionale
formato da disoccupati, che esso prepare e assume affinchè essi
diventino gli ambasciatori di quella lingua e dei suoi valori al pubblico
in generale e in particolare ai giovani affinchè poi a loro turno
mandino avanti questa cultura di pace.
Questo progetto associativo è in sintonia col suo tempo, mentre
due iniziative storicamente importanti prendono forma:
- La costruzione dell'Europa,
- La globalizzazione.
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